Bruno Pisani
è nato a Castrovillari il 29 maggio 1941. Nella sua città ha iniziato gli
studi umanistici frequentando il Liceo Classico " Garibaldi ".
Successivamente ha frequentato la Facoltà di Giurisprudenza e poi quella di
Filosofia all' Università " La Sapienza " di Roma. Dopo qualche anno,
abbandonato gli studi, è rientrato a Castrovillari, dedicandosi alle sue più
forti passioni: la pittura e la scultura, praticate da autodidatta sin dall'
inizio degli anni sessanta. Le necessità della vita gli hanno imposto di
lavorare, dal 1972 al 1986, come operaio metalmeccanico al Cementificio di
Castrovillari, ma è riuscito a non abbandonare mai la sua attività
artistica. Per molti anni ha svolto anche l' attività di restauratore ( di
dipinti, sculture, stucchi e ferri battuti ). Oltre che nella pittura e
nella scultura assai intensa è stata la sua attività nelle arti applicate (
ferro battuto, vetro, grafica e ceramica ). A Castrovillari ha animato anche
iniziative artistiche di gruppo, partecipando, nel 1973, al Collettivo "
Arte 73 " e, nel 1997, al Gruppo " Novarte ". Come scultore ha realizzato il
monumento funebre ad Andrea Alfano ( 1879-1967 ), uno dei maggiori artisti
calabresi, nel cimitero di Castrovillari e sempre nella stessa città il
Monumento alla Pace in Piazza Matteotti; il Monumento dei Salinari a Lungro;
all' eroe albanese Skanderbeg ad Acquaformosa; il Monumento ai Caduti a
Saracena; un monumento funebre a Sant' Agata d' Esaro. Come pittore ha
tenuto diverse personali ad Altomonte ( 1988 ), Ancona ( 1969 ),
Castrovillari ( 1966 e 1998 ), Napoli ( 1981 ), Reggio Calabria ( 1971 ),
Roma ( Galleria " L' Albatros ", 1972; Libreria-Galleria Remo Croce,1973),
Spoleto ( Galleria " La Longobarda ", 1974 ). Ha partecipato a numerose
collettive: Melfi, Avellino, Messina, Dallas -USA nel 1983. E' morto a
Castrovillari il 28 dicembre 2001, mentre attendeva, nel suo laboratorio, al
suo ultimo faticoso lavoro: la costruzione di un cancello in ferro battuto,
destinato all' ingresso del vicoletto delle Clarisse a Castrovillari. In
merito a questo lavoro l' architetto Sara Zicari dice: " ... La preziosità
del cancello sta proprio nella lavorazione adottata: non compare una
saldatura, nè altro che faccia ipotizzare l' uso di particolari macchinari,
ogni piccolo particolare è stato forgiato a mano: persino la serratura e il
suo meccanismo interno..." . Dante Maffia in occasione della manifestazione
di Spoleto nel catalogo scrisse: " Chi vive alle falde del Pollino ha molta
luce e molta neve e molto verde negli occhi. Gli alberi subiscono
trasformazioni, crollano carichi di uccelli e di vento; il vento disegna,
strappa azzurro al cielo, ruba celeste ai canali, rosa alle nuvole. Pisani
di tutto ciò prende il lievito delle accensioni e vi unisce le sue
interpretazioni passionali, le sue irruente e quasi magiche trattazioni di
tinte ".