Gli italiani puntano sull' orgoglio per uscire dalla crisi e' quanto emerge dall' indagine Censis presentata oggi a Roma e denominata: Una prospettiva di vigore per uscire dalla depressione | aste at: 28/04/2014 |
Gli italiani puntano sull' orgoglio per uscire dalla crisi e' quanto emerge dall' indagine Censis presentata oggi a Roma e denominata: Una prospettiva di vigore per uscire dalla depressione. Oltre il 94% dei cittadini si dichiarano orgogliosi di essere italiani, quasi il 71% per il patrimonio artistico, culturale, per i grandi capolavori, città d’arte ecc.-, il 28,4% per i tanti pregi che nel mondo riconoscono agli italiani dalla creatività alla socievolezza, oltre il 27% per il cibo, la dieta mediterranea, i vini e il 25,3% per il patrimonio naturale dalle spiagge ai boschi. Un orgoglio legato quindi non solo allo straordinario patrimonio artistico culturale che rende memorabile il nostro paese, ma anche per aspetti antropologici e culturali più legati al modo di essere degli italiani. Il brand Italia richiama secondo gli intervistati una serie di attitudini socioculturali degli italiani come popolo che sono un valore sulla scena planetaria. Comunque c’è una forte propensione al pensare il futuro individuale e di Paese, poiché è oltre l’80% degli italiani che dichiara di farlo molto o abbastanza; prevale la preoccupazione, con segmenti di persone, soprattutto tra i giovani che fanno esplicito riferimento alla sfida che tale futuro sentono possa rappresentare. L’Italia del futuro nella percezione degli italiani sarà un paese il cui vigore sarà fortemente dipendente dagli esiti dei flussi migratori che lo trasformeranno in una società multiculturale e multietnica (58,6%), ma il 39,5% sottolinea che sarà un paese inquieto ed il 36% un paese diseguale; da segnalare che oltre un quinto ritiene comunque che l’Italia sarà un Paese competitivo. La riqualificazione del patrimonio artistico e architettonico (55,2%), le energie rinnovabili (42%) e la strutturazione di nuovi modelli di welfare e tutela sociale per chi non ne ha, dai precari ai non autosufficienti (40,9%) saranno invece gli aspetti da cui gli italiani pensano verrà il maggior impulso al cambiamento in Italia. Mentre il futuro a dieci anni da adesso dipende in primo luogo dalla creazione di occupazione stabile indicata dal 48,3%, da come prepareremo i giovani (40,5%), dall’investimento in nuove tecnologie (quasi il 32%), dalla tutela dell’ambiente (30%) e da come sapremo incentivare l’arrivo di nuovi turisti indicato da oltre il 27%.
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